Goodbye X-rayVictor


 

Un amico se ne e' andato.

Si chiama HotelBravo-CharlieX-rayVictor, e' un Cessna 152 e di professione fa l'aeroplano.
E' partito per altri lidi, lasciando l'aeroporto di Locarno per una grass strip nella Svizzera interna, dalle parti di Lucerna, dove continuera' a fare il suo mestiere di addestratore, lasciandosi violentare da mani inseperte perche' diventino, grazie al suo aiuto, mani di piloti.

Con X-rayVictor ho compiuto 178 voli, per un totale di 153,48 ore. Quanti siano i decolli e gli atterraggi vissuti insieme, veramente non sono in grado di ricordarlo, perche' di "giri campo", con lui ne ho fatti davvero tanti, per scuola, per addestramento o solo per il puro piacere di fare un atterraggio dietro l'altro il piu' liscio possibile.
E' stato l'aereo del mio primo volo sulle Alpi quando, dopo un decennio di voli di pianura, X-rayVictor e l'amico istruttore Paride mi scortarono dall'altra parte della barriera di montagne, il 13 novembre del '93.
Pochi giorni dopo, 31 minuti di sangue e sudore convinsero Guido a rilasciarmi la licenza di pilota svizzero, che si aggiunse a quella italiana gia' sgualcita dagli anni.
Passata una settimana, l'amico Cessnino tiro' su il naso per volare ancora di la' dalle Alpi, stavolta con la Dani a bordo, per la prima volta insieme sopra i giganti di granito. 63 minuti verso Sion, a condividere un'emozione.
Con X-rayVictor abbiamo vissuto mille avventure: la piu' breve, un saltino di sette minuti verso Ascona, quando ancora si potevano posare le ruote su quella pista, la piu' lunga, 2 ore e 24 minuti per scattare foto sul lago d'Iseo, quando il controllore di Garda Approach ci nego' l'ingresso nel CTR per una presunta congestione di traffico, in un giorno in cui la radio era silenziosa come non mai...
Siamo stati lontani, fino a Salisburgo, a festeggiare il compleanno della Dani, nel luglio di alcuni anni fa e, senza timori reverenziali, siamo atterrati in aeroporti trafficati come Milano Malpensa, rullando con l'aria seria davanti ai giganti dell'aria.
Vi sono stati minuti difficili sul San Bernardino, col ghiaccio che strozzava il carburatore e l'aria calda che non ce la faceva a scioglierlo; pochi secondi di apprensione e di decisioni da prendere in fretta che ho raccontato nel mio ultimo libro "Effetto Cielo".
Grazie a lui ho dato un sorriso a un bimbo che ne aveva bisogno, scarrozzandolo in volo per 41 minuti e anche questa emozione e' racchiusa nelle pagine del libro.

Non lo potevo sapere, ma quello del 14 gennaio scorso, mentre festeggiavo le mie trecento ore di Cessnino, quasi un terzo della mia esperienza di volo totale, e' stato l'ultimo volo con X-rayVictor.
La turbolenza ci ha indotto a non andare lontano, ma il contatto con la pista e' stato morbido morbido e mi sono sorpreso di come il ruotino di prua non volesse mai venire giu'.
Adesso ho capito... lui sapeva gia' tutto e voleva prolungare per qualche decimo di secondo l'ultima volta insieme, che sarebbe stata anche la sua ultima volta a Locarno.

Buona fortuna amico mio: spero che tu abbia mani premurose a prendersi cura di te e che ci sia qualcun altro, al posto della Dani, a farti una carezza sull'ogiva alla fine di ogni volo.
Farai il tuo lavoro come si deve, come sempre hai fatto e chissa' quanti saranno gli allievi che faranno saltare il tappo dello champagne, una volta brevettati grazie anche alla tua pazienza.
A mantenermi allenato su una macchina piccola ma formativa come il 152, ci pensera' il tuo collega CharlieDelta.

Di te, mi rimane il ricordo di tante ore felici volate insieme che, credimi, non sapro' mai dimenticare.